Il Sole 24Ore ha pubblicato una lunga lettera firmata dai dipendenti della Saras per ringraziare la famiglia Moratti.
Fondata nel 1962 da Angelo Moratti, la Saras è stata venduta a Vitol, un gruppo olandese.
"Con grande emozione, vogliamo ringraziarvi sentitamente per il cammino percorso insieme e per aver creduto in noi. Il rapporto che ci lega dal 1962, anno in cui Angelo Moratti decise di fondare l'azienda, non è stato solo professionale, ma un vero sodalizio umano, che ha attraversato momenti di gioia, sfide e crescita reciproca.
Guardando indietro, vediamo un percorso di prosperità, ma anche momenti bui, in cui le difficoltà sembravano insormontabili, la strada incerta e le preoccupazioni bussavano alle nostre porte".
"Ciò che ci ha sempre dato forza è stata la consapevolezza di non essere mai soli, di poter contare su una guida forte e lungimirante. Angelo Moratti, Gian Marco Moratti e il Presidente, siete stati per noi non solo imprenditori di successo, ma un punto di riferimento costante, una presenza che ci ha sostenuto nei momenti più complicati e ha celebrato con noi i traguardi raggiunti. In ogni circostanza, siamo andati avanti insieme. Questo è l'aspetto che più ci ha colpito e resi orgogliosi di far parte di questa realtà: non siamo mai stati considerati dipendenti, ma parte integrante di una famiglia, quella della Saras. In tutte le aziende ci sono sfide da affrontare, ma poche possono vantare un legame così forte e profondo tra chi guida e chi lavora".
"Avete saputo creare un ambiente in cui ognuno di noi ha sentito di appartenere a qualcosa di più grande, in cui il lavoro quotidiano ha contribuito allo sviluppo di un progetto comune, condiviso da tutti. Abbiamo lavorato insieme, fianco a fianco, con l'obiettivo di costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni che verranno. Abbiamo fatto nostra la raffineria, l'abbiamo vista crescere e trasformarsi, e in questo processo ci siamo trasformati anche noi. Come una casa sicura, l'abbiamo arredata con cura, amore e dedizione, mettendo in ogni piccolo dettaglio la passione che ci ha sempre contraddistinto".
"Questa casa non è solo un luogo di lavoro, ma un'eredità che vogliamo lasciare alle future generazioni, affinché possano guardare avanti con speranza e continuare a costruire su solide fondamenta. Tutto questo permette di guardare al futuro con fiducia e determinazione, facendo in modo che tutto ciò che abbiamo costruito insieme sia destinato a durare in questa nuova avventura che ci apprestiamo ad iniziare".
"Presidente, Angelo Moratti e poi Lei e Gian Marco, ci avete insegnato, che anche nei momenti più difficili possiamo trovare la forza di andare avanti con le parole e con gesti concreti, dimostrando un'umanità che ha toccato profondamente tutti noi. Sono tanti i ricordi di chi ha trovato in Voi un sostegno, una parola di conforto, una presenza discreta ma costante nei momenti più delicati".
"In un mondo dove spesso si ergono muri tra chi dirige e chi opera, avete scelto di costruire ponti, di aprire strade comunicative che ci hanno permesso di sentirci sempre ascoltati e valorizzati. Anche adesso, di fronte alla decisione di cedere l'azienda al gruppo Vitol, siamo fiduciosi che questa scelta rappresenti la migliore garanzia per il futuro e il successo dell'azienda, consapevoli che è compiuta per un bene più grande. Con la stessa forza e la determinazione che ci avete sempre insegnato, affronteremo questa nuova sfida, sapendo di poter contare su quanto abbiamo costruito insieme".
"Vi ringraziamo con queste parole, che rappresentano per noi l'opportunità di esprimere il nostro apprezzamento in modo tangibile e di lasciare un segno di affetto e gratitudine. Grazie per averci fatto sentire parte della vostra famiglia, per averci guidato con saggezza e umanità e per averci insegnato a guardare sempre oltre, con passione e altruismo. La vostra impronta resterà indelebile nella storia della Saras, ma soprattutto nei cuori di tutti noi. Le lavoratrici e i lavoratori della Raffineria Saras/Sarlux".
引用元 : Lavoratrici e lavoratori Saras ringraziano la famiglia Moratti: “Grazie per…”